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«Così il mondo stava / nel succedersi esatto degli ombrelloni blu. / Una ragazza li attraversa con le gambe lunghe / che reggono sfacciate il senso dell'estate.» Il resto - tutto il resto di lei, della sua vita riempita e svuotata già tante volte «dalla fretta del passaggio», dalla consapevolezza che «occorre sempre attraversare» - è una dichiarazione d'amore, precisa e potente. A chi? A cosa? Per saperlo dobbiamo accettare di essere «trafitti da una freccia di indelebile» e seguirla mentre «passa inosservata in mezzo a una gioia brevissima» per «ricercare / la biglia nella sabbia». Non è facile, per niente; è pericoloso, non poco. Ma ne vale la pena. A te che stai pensando di farti avanti, di avvicinarti a lei, dico solo questo: «Chiedile sotto il crollo degli anni / chi si è salvato, cosa è stato messo al riparo». È una domanda necessaria per stabilire subito credenziali e condizioni: Chi sei? Da dove vieni? Cosa vuoi? In quale stagione pensi di uscire allo scoperto? Quella di Alessandra Corbetta è l'estate: un'estate corsara che non aspetta - e non perdona. (Marco Sonzogni)